Ed ecco che scartabellando un po' tra le mie "sudate carte" (passatemi l'irriguardosa citazione :P), mi sono ritrovato tra le mani un piccolo tesoretto (no, non sono improvvisamente diventato Padoa Schioppa :P). Mettendo un po' d'ordine mi sono imbattuto in un mio vecchio compito in classe d'italiano dell'ultimo anno di liceo, o meglio, nella brutta del tema che avevo svolto in quell'occasione. C'è da dire che a scrivere in generale me la sono sempre cavata abbastanza a scuola, quindi il 7 ed il giudizio della prof, che era un po' idiota (che ci posso fare, non sono mai riuscito a legare molto con lei...), direi che me li sono meritati. Citando il giudizio: "Il lavoro è pertinente e si caratterizza per riflessioni personali."
Le tre tracce tra cui scegliere erano le seguenti:
1 - Svolgere con una premessa illustrativa, e secondo una tipologia scelta: tema, saggio breve, articolo di giornale, un argomento o un itinerario letterario conosciuto. (Peccato che in quel periodo io e la letteratura italiana non andassimo d'accordissimo :D)
2 - Dopo aver studiato la nascita e l'affermazione del fascismo, fai le tue riflessioni sui motivi per i quali questo movimento suscita ancra oggi odio in alcuni ed interesse in altri. (Ed è questa la traccia che ho svolto e che vi riporto di seguito)
3 - Chiesa e società nei canti XI e XII del Paradiso di Dante e nella concezione del giovane che vive nel mondo contemporaneo. (Ok, avrei potuto svolgere questa traccia, ma io ed il Paradiso dantesco non siamo mai andati d'accordo...)
Visto e considerato il tema trattato ed il modo in cui mi sono espresso, riporto qui di seguito quanto scritto in quella sede sperando di non annoiarvi troppo.
In Italia gli strascichi della prima guerra mondiale furono pesanti. I giovani italiani mentalmente stravolti dalla crudezza dei combattimenti (i cosiddetti spostati), i nazionalisti delusi dal tradimento contro l'alleato tedesco, gli arditi, ovvero coloro che si erano distinti particolarmente per il coraggio al limite dell'insensata e selvaggia follia dimostrata durante la grande guerra, i futuristi e i socialisti rivoluzionari; questo eterogeneo gruppo di persone nel lontano 1919 si riuniva in un cinema di Milano per fondare un movimento guidato dall'ex-socialista nonché ex-direttore dell'"Avanti!", Benito Mussolini: il fascismo.Dapprima il fascismo era fortemente ispirato da ragioni socialiste, si proponeva infatti di sostenere il proletariato nella lotta per l'aumento dei salari e la diminuzione dell'orario lavorativo, che lo Stato dovesse accaparrarsi l'85% dei bottini di guerra ed espropriare le terre della Chiesa. Ma i compromessi a cui dovette scendere Mussolini per ottenere il potere stravolsero questo programma rivoluzionario tanto da asservirlo quasi alla piccola borghesia agraria e la piccola e media industria. Inoltre le teste calde si cimentavano di sovente in spedizioni punitive, spesso anche armate, contro esponenti dei sindacati e dei partiti di opposizione. Durante il primo governo Mussolini un solo deputato ebbe il coraggio di denunciare le violenze subite dai deputati dell'opposizione che venivano "imbavagliati" dalle squadracce nere: Giacomo Matteotti. Dopo un'affermazione poco felice (sempre per usare un eufemismo!) di Mussolini che disse che qualcuno avrebbe dovuto bastonare il deputato comunista, qualcuno lo prese sul serio: il 10 Giugno 1924 Matteotti fu rapito ed il suo corpo sfigurato ritrovato fuori Roma il 16 Agosto.L'allora capo del governo disse che solo il più diabolico dei suoi nemici avrebbe potuto compiere un simile gesto. Stranmente della morte di Matteotti furono riconosciuti colpevoli proprio esponenti di primo piano dello stesso governo fascista che furono arrestati e condannati a quattro o cinque anni di carcere ma che ne scontarono solo due.Il fascismo imponeva rigidità, risolutezza e severità; la sua politica si può riassumere in alcuni punti nevralgici: l'abolizione della libertà di stampa, lo sviluppo delle piantagioni di grano abbandonando le innovazioni apportate da Cavour al sistema agrario italiano, i Patti Lateranensi che pacificarono i rapporti con la Chiesa e che servirono a usare la religione come collante sociale, una Carta del lavoro che doveva tutelare il confronto fra industriali e proletari, la bonifica dei territori malarici, costruzione di grandi infrastrutture e una riforma della scuola («la più fascista delle riforme» secondo Mussolini) attuata con la collaborazione del filosofo Gentile. Con queste riforme il leader fascista si riproponeva di garantire l'ordine sociale e di instaurare un regime totalitario e totalizzante.Oggi a quasi un secolo di distanza ancora si discute sulle valenze di questo complesso ed eterogeneo movimento che suscita l'odio di alcuni e l'interesse di altri. Alcuni storici giudicano negativamente il fascismo come diffusione dell'odio tra i popoli, altri lo giudicano positivamente alla luce delle conquiste economiche e dell'ordine pubblico che riusciva a mantenere saldamente.Per quanto mi riguarda il fascismo di buono ha fatto questo bonificare i territori paludosi e costruire delle importanti infrastrutture, ma per quel che concerne la garanzia di libertà d'opinione e di pensiero non credo si possa prendere ad esempio il governo di Mussolini a modello di governi futuri.In un periodo elettorale quale quello che stiamo vivendo mi sembra di vedere ritornare persone che agitano vecchi fantasmi di odio e di intolleranza che in un mondo che tende alla globalizzazione sono quantomai anacronistici. I dibattiti politici sono di questo tipo: mentre un candidato della coalizione del centro-sinistra parla, una voce (quella dell'esponente di turno del centro-destra) si sovrappone con frasi del tipo «Comunista! Comunista! Comunista!» oppure insistendo sulla vittimizzazione del loro povero leader e candidato premier. Sembra strano che un uomo che controlla più o meno direttamente una decina di canali televisivie un'altra decina di giornali fra quotidiani e periodici di vario genere, case editrici e agenzie pubblicitarie si veda contestare il fatto di poter influenzare l'opinione pubblica! Certo è che guardando certe trasmissioni ci si sente violentati dall'irruenza e dall'ottusità di certi ragionamenti che vorrebbero rifascistizzare la società, imbavagliare nuovamente le opposizioni e imporre un certo modo di pensare alle generazioni future.Il mio qui non vuol essere uno sfogo militante, ma l'espressione della mia profonda preoccupazione per l'intolleranza, per l'odio e la "pompa liturgica", insite nel fascismo, che ritengo pericolosi per la libertà individuale nel nostro paese.
E questo è quanto scrivevo tempo fa. Inquietante quanto certe cose possano sembrare attuali a distanza di tempo... Sembra che i modi possano di poco modificarsi, ma gli obbiettivi di certa gente restano sempre quelli. Tutti sono sempre alla ricerca del potere e fanno di tutto per arrivarci. Che disgustorama...Vabbè... Adesso stacco e vado a fare la spesa.Un salutone e a presto ragazzi!
Xiauzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz!!!
Keldor
PS: Vi dedico "[i][b][u]Walk on[/u][/b][/i]" degli [b]U2[/b].
lunedì 18 agosto 2008
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